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rangiroa

POLINESIA

un sogno (davvero!) realizzabile

polinesia

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La Polinesia è il paradiso terrestre; isolate nel bel mezzo del Pacifico, queste isole sono la quintessenza della vacanza lusso, quella accessibile a pochi.E’ la meta sognata dai fidanzati per il loro viaggio di nozze, una sorta di mito. Ed a ragione!



La porta di ingresso alla Polinesia è l’aeroporto di Tahiti, la principale isola dell’arcipelago, sede

della capitale Papeete.
Guardate la cartina perché è molto importante per organizzare al meglio il proprio viaggio:

le isole che tutti conoscono sono appunto Tahiti, seguita da Moorea e dalla fantastica Bora Bora;

meno famose ma non meno belle sono le isole di Taha’a, Huahine e Raiatea.

Tutte fanno parte dell’arcipelago della Società: si tratta di vere e proprie isole, di piccole

dimensioni, ricoperte da folta vegetazione e da rilievi (famoso è il massiccio presente a

Bora Bora) e circondate dalla barriera corallina.
Moorea dista da Tahiti mezz’ora di traghetto, perciò è davvero vicina. Per raggiungere tutte

le altre isole è necessario un volo interno, operato dalla compagnia Air Tahiti con ATR con

massimo una settantina di posti, ed il bagaglio a mano non può superare i 5 kg.
A parte il traghetto per Moorea, il servizio pubblico marittimo per le altre isole è poco sviluppato.
Un po’ più distanti sono le Tuamotu Island, atolli costituiti da piccoli isolotti emersi della

barriera corallina, che rimangono a livello del mare e sono ricoperti da palme da cocco;

i più famosi sono Rangiroa e Fakarava.
Ci sono altri arcipelaghi che formano la Polinesia, come le isole Marchesi, meno conosciute

perché più selvagge e meno interessate dalla barriera corallina: qui l’oceano si infrange direttamente sulla costa, non creando le meravigliose e famose lagune.

Capite subito che, a differenza ad esempio delle Maldive, dove la vacanza si svolge nello stesso resort sullo stesso atollo, la Polinesia è una destinazione dove tipicamente
sono almeno tre le isole da vedere: Tahiti, Moorea e Bora Bora e, a seconda dei giorni e del budget disponibili, si potranno aggiungere una o più delle altre menzionate prima.

Tahiti sarà l’isola che vi accoglierà, non senza qualche sorpresa: l’isola ha spiagge in parte nere (soprattutto nella parte est); anche per questo motivo la barriera corallina, anche se ben presente, non crea lagune dai colori incantati; la capitale appare a prima occhiata come disordinata e poco accogliente.
Caspita… perciò una fregatura? Assolutamente no! Tahiti necessita di un occhio diverso: è l’isola dai grandi massicci interni, dalle valli incontaminate, dalla natura selvaggia, dai fiumi che creano meravigliose cascate. Stranamente, è un’isola che vi stupirà più per l’entroterra che per la costa! E la capitale, a ben vedere, è una città allegra ed ospitale, con un mercato variopinto e da vivere scherzando con la cordialissima popolazione locale. Tahiti è un’esperienza che va oltre il mare.
Proprio per queste sue caratteristiche però è spesso considerata solo una meta cuscinetto, per poi partire alla volta dei mari paradisiaci, soprattutto quando si hanno poche notti. Capisco che gli amanti del mare vogliano tuffarsi nelle acque cristalline ma, avendo qualche giorno in più, almeno un paio di notti sull’isola ve le consiglio.

Tutte le altre isole saranno una sorpresa solo perché i loro colori e panorami non sono riproducibili in foto o video: ciò che vedrete è enormemente superiore a ciò che avete immaginato!

Quando andare?
In Polinesia la temperatura è gradevole tutto l’anno; la stagione secca, quella con minori probabilità di pioggia, va
da giugno a ottobre, perciò questo è il periodo migliore. I mesi da evitare sono da dicembre a febbraio, quando il rischio cicloni è più forte.

Quanto costa?
Certo, la Polinesia ha un suo costo, più che ripagato del resto! Molto dipende dai giorni di permanenza e dalle strutture scelte, se prendiamo un esempio di 10 notti in strutture di medio livello 4* in mezza pensione saremo mediamente
dai 6.000 euro in su a testa.
Molti di voi mi chiedono spesso il soggiorno sulle ‘palafitte’: il supplemento per questa tipologia di camera, rispetto ad esempio ad una beach bungalow, è molto alto, a volte il triplo del costo del bungalow; consiglio perciò a chi ha un budget prefissato, di usarlo per fare più notti, sarà meglio speso!
La cifra data sopra sottolineo che è un ‘a partire da’, mooolto a partire da…

 

 

 



Per chi è?
Credo che la Polinesia
sia per tutti, anche per chi non ama particolarmente il mare. Chi ha la possibilità, ci vada! E ve lo dice una che al mare preferisce sempre l’escursione, la città e la cultura, ma ciò che vedi nelle acque della Polinesia sarà il termine di paragone per qualsiasi altro mare che vedrai nella tua vita. Semplicemente, il top.
Inoltre, visto che in Polinesia non ci arrivi direttamente, ma devi fare scalo (almeno uno), spesso è abbinata alla California od al Giappone, i due principali paesi di ingresso insieme a Nuova Zelanda, Cina e Hawaii (e qualche altra isola del Pacifico). Il viaggio verso la Polinesia diventa perciò motivo di ulteriori tappe con la possibilità di unire all’incredibile mare anche cultura e città.

E proprio questa sarà la prima decisione da prendere:
visitare ‘solo’ la Polinesia o, visto che tanto ci si passa, unire alcuni giorni in uno dei paesi sopracitati? La decisione come sempre dipende da tre fattori: tempo, gusti personali e budget.
Dall’Italia i voli più utilizzati passano solitamente per Los Angeles oppure, da un paio d’anni, per San Francisco; se preferite passare da oriente, solitamente si usa lo scalo a Tokyo, ma è possibile passare anche da Auckland in Nuova Zelanda (un po’ più costosetto e scomodo). Meno utilizzata la Cina con Shanghai e Hong Kong. Se avete un paio di settimane strette strette, potrete magari fare due notti nella città di scalo e poi catapultarvi in paradiso per fare almeno 7 notti. Considerate sempre che i voli, tra andata e ritorno, vi porteranno via tre giorni.
Avendo qualche giorno in più, potrete dedicare più notti ad entrambe le mete – ho parlato del Giappone QUI e della California QUI 

La seconda importante decisione è:
quanto tempo e quali isole?
Quando la Polinesia è in abbinamento con altro, il mio consiglio è comunque quello di non andare mai sotto le 7 notti: 1 la utilizzerete a Tahiti, 3 a Moorea (che è comoda a Tahiti) e 3 a Bora Bora.
Tahiti e Bora Bora sono infatti mete obbligate, e avendo poco tempo sarà meglio scegliere come terza tappa un’isola comoda come Moorea, raggiungibile in mezz’ora di traghetto da Tahihi, riducendo il volato interno (oltre che costoso anche dispendioso in termini di tempo) alla sola Bora Bora.
Se avete più notti, o se la Polinesia è la meta unica del vostro viaggio, consiglio di allungare a due notti a Tahiti, rimanere sulle 3 notti a Moorea, allungare a 4 a Bora Bora ed aggiungere almeno una delle isole delle Società e/o delle Tuamotu, per non meno di 3 notti (altrimenti lo spostamento in aereo non vale la pena).
Vedrete a breve che c’è un’opzione che ci consente di venire a patti con questa decisione…

La terza decisione è:
in quale struttura? Quando si aprono i cataloghi sulla Polinesia, il viaggio ha già inizio, e l’occhio è portato inevitabilmente verso le scalette delle palafitte… come ho già detto, privilegio di pochi!
Un errore che soprattutto il viaggiatore fai da te italiano potrebbe fare è quello di risparmiare scegliendo le guest house presenti lungo le coste; a parte qualche rara eccezione, soprattutto sulle isole dove poco altro è disponibile, i tour operator non le propongono, e per più di un motivo.
Primo: la loro posizione, soprattutto sulle isole più grandi, di solito non è delle migliori (con qualche eccezione, ma sui tratti di spiaggia più belli ovviamente si insediano gli hotel di medio/alto livello); secondo: la gestione non è molto attenta, perché il popolo polinesiano è ospitale ma poco avvezzo alla cura dei dettagli; terzo: la puntualità non è una caratteristica intrinseca dei polinesiani, e potreste trovare difficoltoso organizzare i trasferimenti per l’aeroporto; quarto: sulle isole della Polinesia esiste poca o niente vita notturna, i negozi sono pochi e non ben riforniti (siamo in mezzo al Pacifico del resto), i ristoranti ci sono, e a dire il vero sono esperienze da provare, ma magari non per tutta la vacanza. In sostanza, la sera avrete poco o niente da fare. Per questo gli hotel organizzano spesso serate a tema, dove gli usi ed i costumi polinesiani vengono presentati in maniera molto vera e partecipata da artisti e professionisti: non si tratta di spettacoli per turisti, ma rappresentazioni reali delle abitudini dei locali.

Noi italiani, in un posto come la Polinesia, arriviamo pensando alle palafitte e, se prenotiamo una guest house) ci ritroviamo a dover litigare per farci una doccia… beh, vedete voi… lasciate le guest house ai nord europei, loro sanno adattarsi molto meglio di noi! Soprattutto se il vostro è un viaggio di nozze!


Scartate perciò (quasi tutte) le guest house, esistono sostanzialmente tre tipologie di hotel, in base al rapporto qualità/prezzo:
# buoni hotel 4* (un paio 3* e qualche 5*) che hanno ottimi contratti con gli operatori italiani perciò possiamo considerarli di fascia ‘media’
# 4* lusso ma soprattutto 5* di livello e di costo più alto ma ancora proponibile
# lusso vero, quello che davvero in pochi possono permettersi, però magari un paio di notti per il viaggio di nozze ci possono scappare… pensateci!


Alla prima categoria appartengono hotel come il Tahiti Pearl Beach Resort, il Sofitel Moorea Ia Ora Beach Resort, l’Intercontinental Moorea, il Bora Bora Pearl Beach Resort, l’Intercontinental Le Moana Resort sempre a Bora Bora o il Kia Ora di Rangiroa 

Se nelle altre sezioni ho solo raramente fatto vedere gli hotel, la Polinesia merita questo onore!

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Queste strutture sono molto conosciute sul nostro mercato e spesso hanno offerte come una notte gratis con minimo 4 notti, oppure la mezza pensione gratuita, o ancora il minibar gratuito. Sono soluzioni di buon livello, che sinceramente consiglio visto l’ottimo rapporto qualità/prezzo.
Risparmiare sull’hotel infatti, scegliendo una di queste strutture, non vuol certo dire farsi una vacanza ‘peggiore’, ma semplicemente una vacanza meno lussuosa.
Alla seconda appartengono
Le Meridien Tahiti, l’Hilton Moorea Lagoon Resort & Spa, l’Intercontinental Bora Bora, Le Meridien Bora Bora, il Sofitel Bora Bora Private Island, Le Taha’a Island Resort e il Vahine Private Island Resort

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Alla terza… beh, alla terza ci perdiamo. Vedete queste due proposte:
The Brando Private Island e il St. Regis Bora Bora

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Dopo esserci rifatti gli occhi con cotanta meraviglia, torno ai consigli pratici, e vi informo che c’è un altro modo (molto furbo) per visitare la Polinesia: la crociera, in due differenti accezioni:


# il catamarano, ambiente informale a bordo del quale vivere davvero come un marinaio alla scoperta degli

arcipelaghi; ci sono numerosi itinerari, da condividere con altri ospiti (max 8 in totale), per una vera avventura o per

un’escursione di soli 4-5 giorni; per un'opzione più confortevole c’è il grande catamarano Haumana da 24 persone,

che copre solitamente la tratta Raiatea – Bora Bora

 

# crociera vera e propria, con la nave Paul Gauguin; una nave di ca. 330 ospiti, con un servizio di eccellenza grazie al quale

può fregiarsi dell’aggettivo ‘luxury’. Un’esperienza all’insegna della comodità e dell’eleganza. Il costo riflette la qualità e quantità

di servizi offerti.  A dire il vero anche altre compagnie crocieristiche offrono itinerari nella Polinesia Francese: ad esempio

l’americana Princess Cruises, con navi da ca. 700 passeggeri; attualmente l’itinerario di 11 notti è sospeso,

ma speriamo possa riprendere, perché era un’alternativa interessante ed anche molto più economica della Paul Gauguin

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La crociera, nelle varie accezioni, ha alcuni innegabili PLUS: è un modo comodo di visitare le isole, evita alcuni voli interni e, se completa (almeno 10 notti), disfi e rifai le valigie una sola volta; inoltre prevede la pensione completa (mentre la maggior parte degli hotel è venduta in mezza pensione) e soprattutto da la possibilità di vedere più isole.
Il minus è che gli scali sono di una sola giornata (di solito due a Bora Bora), perciò alcuni la considerano un ‘mordi e fuggi’;  è vero, ma in questo caso specifico è davvero una soluzione da prendere in considerazione!

Qualsiasi sia la vacanza che sceglierete, la Polinesia vi resterà nel cuore come
un sogno che è andato ben oltre le vostre aspettative!

polinesia mappa
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